WIR SIND DAS VOLK "Noi siamo il popolo"

BellARTE. Via Bellardi 116, Torino

01/04/2011 21:30 - 22:30

Con Valentina Veratrini

“Questo spettacolo avrebbe dovuto debuttare il 23 ottobre 2010. Venti giorni prima, il 3 ottobre 2010, esattamente 20 anni dopo l’unificazione delle due Germanie, avvenuta il 3 ottobre 1990, Jörg Zickenrott, mio marito – il mio meraviglioso sposo – è morto tra le mie braccia, vittima di uno dei tanti, troppi errori sanitari che affliggono il nostro Paese da tempo. La sua vita straordinaria e difficile, che lo aveva reso così forte e radioso, si è spezzata in un istante, e con la sua anche la mia. Non è possibile esprimere lo strazio ed il dolore che ormai sono diventati miei quotidiani compagni, soprattutto dopo che, a causa dello shock subìto, ho perso anche il bambino che portavo nel ventre. Ma mio marito mi ha lasciato in eredità questo spettacolo, oltre alla nostra splendida storia d’amore. Ed il mio compito ora è onorare la sua memoria attraverso il teatro e denunciare un vergognoso stato di fatto delle nostre strutture sanitarie attravers!
o la battaglia legale che ho intrapreso. Il messaggio di “Wir sind das Volk” è per me ora più urgente che mai, più incisivo che mai, più vivo che mai”.


Valentina Veratrini



“Wir sind das Volk” - “Noi siamo il popolo” – è il grido che attraversò la Germania Est, durante le manifestazioni di piazza che ebbero luogo a partire dal 1 maggio 1989 fino alla caduta del regime della DDR: il grido di un popolo vessato per decenni, privato della libertà di pensiero, di espressione, di azione, di moviment, prigioniero nella propria terra, nel cuore dell’Europa, invisibile al mondo. La caduta del muro di Berlino è stata solo una delle tappe della Svolta, o Rovescio, come lo chiamano i tedeschi.
Ma la Svolta non ha rappresentato una soluzione del tutto positiva ed è stata accompagnata da un profondo fenomeno di spersonalizzazione e disorientamento. Il popolo della DDR, spinto indubbiamente dalla necessità, era – e resta, pur col titolo di “ex” – assai ingegnoso, ed in un Paese in cui era difficile trovare qualsiasi cosa, oggetto, materia prima, risorsa, genere alimentare, ha saputo fare di necessità virtù e perfezionare lo spirito di iniziativa e quello di adattamento.
Questo spettacolo nasce dalla testimonianza diretta di un cittadino della ex DDR. E’ un viaggio attraverso la memoria, spesso dolorosa, rabbiosa, ancora bruciante, di quegli anni. Ma allo stesso tempo è un ritratto divertito ed irriverente di un’epoca surreale ed in qualche modo mitica, largamente misconosciuta.
E’ il percorso intimamente ricostruito delle idee e degli avvenimenti che hanno portato un individuo ed un popolo dalla dittatura alla libertà.



Informazioni: Entrata a cappello.

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*segnalato da La Tela di Aracne*