Convegno "DONNA: SIMBOLO MITO REALTA’"

Sala ATC, Corso Dante 14, Torino

05/12/2008 dalle ore 19:00

ANNA CUCULO GROUP
REGIONE PIEMONTE
FONDAZIONE CRT
Con il Patrocinio della Città di Torino

presentano il Convegno AQUILEGIA BLU XIX
DONNA: SIMBOLO MITO REALTA’


Buffet ore 20,30

Ingresso libero

INTERVENTI:

ELEONORA D’AQUITANIA E TEODORA DI BISANZIO
- Relatore: Francesco Cordero di Pamparato -
Eleonora d'Aquitania (1122 – 1204). Fu la donna di maggior spicco del Medioevo.
Moglie di due sovrani, madre di Riccardo Cuor di Leone, ebbe un ruolo di grandissima importanza nei rapporti tra Francia e Inghilterra.
Teodora di Bisanzio (492? – 548). Fu la più famosa imperatrice bizantina. Di origini modestissime, passò dall'indigenza più terribile a donna più potente del mondo.
Condizionò in modo determinante la politica di Giustiniano e quando una rivolta rischiò di travolgere l'impero, fu lei a risolvere la situazione.

ASSENZA, PARTECIPAZIONE, ESTRANEITA'.
Le donne e i modelli associativi della Loggia e del Club di servizio
- Relatore: Giuseppe Vatri -
Il modello fraternale esclusivamente maschile, alla base delle società di fratellanza emerse tra XVIII e XIX secolo, non prendeva in considerazione le donne se non nella dimensione dell'assenza - muovendo dalla società più vasta per definire la specifica associazione fraternale. Nell'Europa continentale, il modello fraternale di gran lunga più importante (la loggia Massonica) ebbe un'evoluzione verso un modello ideologico, ingaggiando una battaglia di rigenerazione in particolare contro la politica conservatrice e Cattolica, il cui oggetto era la con-laborazione della donna alla ricostruzione repubblicana: perciò fu impossibile, pur tra infiniti contrasti, non considerare la donna nella dimensione della partecipazione. Nel mondo anglo-sassone, quando il modello fraternale e interclassista si erose, trovò a sostituirlo il modello dei club di servizio (Rotary Club, Lions Club, ecc.), più adatto alla autocomprensione di classe dei suoi membri, estraneo allo spazio famili!
are, che perciò prendeva in considerazione le donne solo nella dimensione dell'estraneità di ruolo. Tra giochi di assenza, di partecipazione e di estraneità, si configurano allora tre chiavi lettura delle donne all'interno di tre modelli associativi così significativi della modernità.

CHRISTINE DE PISAN
Intellettuale, donna e mito proto-femminista del secolo XIV
- Relatore: Giannamaria Villata -
C. De Pisan è di origini veneziane, vive tra il XIV ed il XV secolo e si trasferisce a Parigi all'età di cinque anni. Le sue più importanti opere ‘Il libro delle tre Virtù’ e la ‘Città delle dame’ trattano dell'educazione (l'educazione della Vergine) e del saper vivere delle donne nel medioevo. L'onore delle donne e la rivendicazione del diritto della donna virtuosa, cioè che sa vivere il suo tempo, di essere rispettata dall'uomo.
Le opere di Christine, così come quelle dei più grandi autori del suo tempo (Dante e la Divina Commedia), sono state prodotte per mezzo delle apparizioni, ma in Christine le apparizioni sono più razionali e anticipano il senso delle divinità olimpiche del Rinascimento.

SANTA CATERINA DA SIENA E SANTA TERESA D'AVILA: IL MISTICISMO FEMMINILE.
Due donne, due voci, due anime
- Relatore: Lois Novo -
Caterina e Teresa sono state due figure femminili appartenenti a due differenti epoche (XIV e XVI sec), una di origini popolane e priva di istruzione, l'altra di origini nobili e maggiormente colta. Si tratta, però, di due donne dalla personalità straordinaria, accomunate da un cuore ardente e da una passione mistica di ricerca di "unione" con l'Essere Supremo. Entrambe seguono un cammino verso l'ascesa dell'anima che non le riguarda solo individualmente, ma è spinto dalla volontà di elevare l'umanità intera. È un percorso che non le isola dal mondo, ma le rende partecipanti attive dell'Europa cattolica del loro, e del nostro, tempo.

LA REGINA DEGLI SCACCHI
I rapporti tra le regole di un gioco e le culture in cui si sviluppa
- Relatore: Nicola Vozza -
In particolare la trasformazione della Donna nel pezzo più potente della scacchiera pare essere stata ispirata alla figura di Isabella di Castiglia, che nella seconda parte del quindicesimo secolo regnò su alcune regioni della Spagna (Castiglia e Leon) con suo marito il Re Ferdinando. Isabella, sia ammirata che temuta, diede un enorme contributo all’unificazione della Spagna, alla riorganizzazione delle finanze e a tanti altri aspetti dell’organizzazione del Regno. Marylin Yalom, che su questo argomento ha scritto un libro: ‘Birth of the chess Queen’, fa notare che non può essere un caso che proprio mentre una Regina militante più potente del Re regnava sulla Castiglia, nella stessa Regione numerosi e influenti autori di opere scacchistiche iniziarono a proporre nuove regole di movimento per la Regina degli scacchi.

MARIA: MADRE DELL’UOMO, MADRE DI DIO
- Relatore: Alessandro Meluzzi -

TRICK-O-TILL-O-MANIA

Lilith il monstrum, la ‘parte oscura’ (con video proiezione)
- Relatore: Sonia Olga Camerlo -
Lilith il monstrum, la ‘parte oscura’.
L’oscurità di Layla nel Sufismo, considerata non come qualcosa di nefasto o minaccioso, al contrario, come qualcosa di luminoso – l’esperienza della ‘Luce Nera’, lo ‘scialle nero’ del Profeta che talvolta i Sufi chiamano ‘l’avvolto nel mantello nero’ durante le loro assemblee.
Nel mito ebraico si racconta che fu la prima donna, creata allo stesso tempo di Adamo e non da una delle sue costole ma direttamente dalla Terra, dal fango.
Nell'Astrologia moderna la Luna Nera rappresenta alcuni lati oscuri dell'animo umano: delinea il centro delle pulsioni inconsce e della componente individuale di ogni persona.
Lilith considerata come il primo demone della storia, angelo ribelle, è madre di figure inquietanti che con il loro potere incantano/incatenano gli esseri umani fino alla morte.
Protagonista di Trick-o-till-o-mania, cortometraggio ironico e grottesco ideato, diretto e prodotto da lilithstasopra, è Medusa, la gorgone, piena espressione del carattere lilithiano, oscuro e misterioso, ossessionato e ossessionante.

LA DONNA NELL’IMMAGINARIO DI UN ARTISTA CONTEMPORANEO
Dovilio Brero tra Mito Sacro e Profano (con video proiezione)
- Relatore: Monica Mantelli -
I miti, da sempre, costituiscono la fonte da cui si attinge per comporre l’opera artistica. Miti diversi tra loro, eppure comuni alla cultura dell’uomo, dal cuore dell’India al Nord Europa. Miti che vengono continuamente variati e combinati tra loro dagli Artisti che se ne servono nelle loro produzioni creative, cosicché da semplice imitazione di una fonte preesistente si innalzano a struttura organizzata di un’azione. Un’azione che porta anche il nome di una donna.
A lungo era durato l’intervallo di inattività e di celamento, e la materia continuava ad essere sterile. Il Divino sorrise e disse ‘Che la Natura sia!’ e un oggetto femminile di totale bellezza sgorgò dalla sua voce, e Dio la chiamò Natura e le ordinò di essere feconda.
Dovilio Brero, la sua traccia dipinta sulla Donna. Tra Simbolo,Mito e Realtà.

ANIMA VIOLATA
Intervista alla scrittrice Barbara Colombotto Rosso

PREMIO ALLA CARRIERA AQUILEGIA BLU XIX

SARAH MOON
Fotografa di fama internazionale
Nata in Inghilterra nel 1940. Tra il 1960 e il 1966 lavora come modella tra Londra e Parigi. Dal 1967: fotografa di moda e (negli anni seguenti) cineasta pubblicitaria.
Fotografa d'illustrazione, di moda e di natura morta, a colori e in bianco e nero.
Vive a Parigi. “Molto spesso mi dico: vorrei fare una foto in cui non succeda nulla. Ma, per togliere, bisogna che all'inizio qualcosa ci sia. Perché non succeda nulla, bisogna che prima qualcosa sia successo."

MODERA Davide Greco
LETTURE a cura di Anna Cuculo
INTERVENTI MUSICALI a cura di Luigi Antinucci

Ingresso libero – sino ad esaurimento posti

Riferimenti: anna.cuculo@libero.it
Solo Press: mantelli.monica@virgilio.it
Gradita la conferma di partecipazione mnmantelli@libero.it

* segnalato da Monica *