CORPO NEL PAESAGGIO (Senegal)

Dal 3 al 16 AGOSTO 2008

a Ziguinchor, Casamance, Senegal

Seminario

con\cura

CORPO NEL PAESAGGIO

atelier di ricerca in danza

con Lucia Citterio

Il seminario si sviluppa in un percorso tra la città e i villaggi dei dintorni.

In ogni cultura esiste (o resiste) una valenza rituale dell’attraversamento dello spazio, esperienza di vita in comune e creazione di un gruppo mobile, che si sposta da un luogo all’altro.

Lo spostamento e l’attraversamento dei luoghi sono oggetto di riflessione e lavoro. Non un gruppo radicato in uno spazio (per esempio una sala di lavoro, un cortile, ecc.), ma un gruppo che attraverso il suo spostarsi svela nuovi paesaggi.

Si uniranno al seminario anche alcuni abitanti locali (differente lingua, abitudini, ecc…).

Il fine non è tendere verso una meta, ma inserirsi nel paesaggio.

Le attività non sono incanalate come in un viaggio organizzato in cui non si perde mai la strada, si viene “portati” da un luogo all’altro, l’orientamento è standardizzato e fatto di sicurezze a cui potersi appigliare. Qui il gruppo si perde, fa propria l’esperienza di spaesamento che è costitutiva dell’esistenza. Una proposta di lavoro in un contesto differente da quello abituale, in un ambiente non familiare di cui non conosciamo i segni-segnali, in una terra di altri suoni e colori, di cui non possediamo i riferimenti spazio temporali abituali. Riflettiamo sulle nostre sensazioni del tempo e dello spazio. In Africa incontriamo spazi non omologati. il tempo scorre diversamente e lo spazio presenta segni differenti e luoghi da decifrare.

Quali meccanismi mentali e corporei mettiamo in atto per orientarci in spazi non addomesticati, organizzati diversamente rispetto a quelli occidentali, in spazi in cui non esistono mappe, nomi di strade, insegne di negozi? Come chiedere un’informazione, come calcolare una distanza e misurare il tempo?

Vagare con lo sguardo in uno spazio libero da costruzioni-costrizioni umane, spazio “altro” gli occhi guardano altri paesaggi e incontrano l’orizzonte il limite lo spostamento. il lavoro si situa all’interno dei ritmi e delle occupazioni del luogo, in relazione alle persone che in esso vivono in Africa le persone camminano molto. Inventeremo un modo di spostarsi e di fermarsi legato al contesto del luogo e agli incontri occasionali. Le persone diventano spettatori partecipanti e accompagnano i nostri spostamenti. Previste camminate in differenti ore del giorno e della notte e soggiorno in villaggi tradizionali, ospiti degli abitanti. Essendo il periodo estivo ricco di cerimonie tradizionali (etnia diola, animista) ci uniremo a queste feste nella misura in cui le incontreremo. Il ritmo delle attività è legato allo “stato” del gruppo e dell’ambiente: la condizione fisica, le necessità di base come dormire mangiare lavarsi, il cammino del sole, luce buio, le condizioni meteorologiche, le attese…

Una conferenza-performance è prevista presso l’Alliance Franco Senegalaise de Ziguinchor alla fine dello stage, come momento di incontro-racconto dell’esperienza.

Il lavoro si rivolge a quanti siano interessati ad una riflessione sul funzionamento corporeo e sul rapporto corpo-paesaggio. E' accessibile a tutti, indipendentemente dall’età e dall’allenamento fisico, ma richiede motivazione e concentrazione.

Il corpo cambia a seconda delle percezioni fisiche e dell’ambiente in cui si trova

danzare il luogo, essere all’ascolto, conoscere la strategie del movimento, dello spostamento. Tutte le fasi del lavoro implicano la doppia e simultanea osservazione, interna ed esterna. Lavoro in continua evoluzione, la trasformazione e l’evoluzione sono la sua stessa base pratica sperimentale inseparabile dalla relazione con gli altri/altro. Il lavoro si concentra sul corpo nel suo aspetto dinamico, sulla struttura del movimento più che sulla sua forma o estetica.

Sono previsti quotidianamente ateliers guidati in cui sviluppiamo la conoscenza del corpo fisico, sensibile, percettivo, relazionale, immaginativo, improvvisazioni e sessioni di danza senegalese. La memorizzazione, la scrittura e lo scambio sono parte integrante dell’esplorazione. Le possibilità di apertura e di espressività del corpo sono sorprendenti. La scommessa è quella di allargare il campo di queste possibilità.

Per il soggiorno in senegal non è obbligatoria alcuna vaccinazione.

Informazioni più dettagliate su clima, alimentazione, abbigliamento, ecc. saranno fornite a coloro che intendono partecipare.

E' possibile posticipare la data di ritorno qualora si desiderasse prolungare la permanenza.
Per esigenze organizzative è necessario iscriversi entro e non oltre il 30 maggio 2008


Lucia Citterio è danzatrice e performer. Da numerosi anni attua una ricerca sul corpo legata al paesaggio, investigando il legame tra danza e ambiente, convinta che gli stimoli dell’ambiente esterno aiutino ad ampliare il campo delle possibilità corporee e a incontrare la danza.

Gli “esercizi” allenano il corpo a diventare uno strumento, a rendere i muscoli forti e flessibili. In seguito, nella danza, il corpo va però dimenticato. Esso è solo uno strumento armonioso e ben allenato, i cui movimenti non esprimono solo le leggi motorie, come nella ginnastica, ma rimandano a “altro”, ci parlano di “altro”. Questo “altro” andiamo a cercare nelle nostre deambulazioni nel paesaggio.

Perdersi significa che tra noi e lo spazio non c’è solo un rapporto di dominio, di controllo da parte del soggetto, ma anche la possibilità che sia lo spazio a dominare noi. Sono momenti della vita in cui impariamo ad apprendere dallo spazio che ci circonda… Cambiare luoghi, confrontarsi con mondi diversi, essere costretti a ricreare in continuazione i punti di riferimento, è rigenerante a livello psichico, ma oggi nessuno consiglia un’esperienza simile. Nelle culture primitive invece se uno non si perde non diventa grande. E questo percorso viene agito nel deserto, nella foresta. I luoghi sono una specie di macchina attraverso la quale si acquisiscono altri stati di coscienza.

Info: con\cura lucia citterio - kalidea3@fastwebnet.it +39/347/17.06.733

* segnalato da Lucia *