Invece, sarà stato per la disposizione della sala (il piano era al centro e gli ascoltatori tutti intorno), o per il programma azzeccato, ma il coinvolgimento era uniforme. Di rado mi è successo di avvertire, così limpidamente, la fragilità di un’esecuzione, dove ogni rumore, ogni colpo di tosse può turbare l’atmosfera. Ovviamente ieri nulla ha interferito con l'interpretazione e, anzi, la musica è scivolata senza che quasi ci si accorgesse della fatica di raggiungere una tale perfezione pianistica. Complimenti, bella serata. E di nuovo un “bravissimo” a Diego Mingolla.
Dico questo, perché mi è capitato lo scorso autunno di vedere un pianista alle prese con Schubert fare di tutto per manifestare la tensione della sonata. Per qualche istante ho avuto il timore che volesse prendere a schiaffi anche il pianoforte, per poi passare al pubblico. Tremendo.
Anche voi siete stati al Nunzio? Cosa ne pensate? È un posto piacevole, vero?
* segnalato da Davide *