FATA D’ACQUA (Chieri)

DOMENICA 17 FEBBRAIO 2008, ore 18.00

presso la Sala Conceria, via della Conceria 2 – Chieri (To)

Serata teatrale dedicata alla memoria di Rita Poerio - Prima edizione

La serata è organizzata dall'associazione V.I.T.A.(vivere il tumore attivamente) in collaborazione con l'associazione A.S.E.A.N. e con il patrocinio del Comune di Chieri per commemorare il primo anniversario dalla morte di Rita Poerio.


L'incasso sarà interamente utilizzato per sostenere le attività dell'associazione (gruppi di sostegno psicologico per i malati e i familiari; attività ricreative, yoga, biodanza; incontri informativi con operatori sanitari; conferenze e dibattiti a carattere divulgativo ed informativo).

“FATA D’ACQUA”

di e con Valentina Veratrini

con la partecipazione di Cristiana Celadon

musiche dal vivo Giulio Berutto

costumi Osvaldo Montalbano

scene Lorenzo Rasello

produzione La Tela di Aracne

La notte si raccontano storie. La notte si ascolta il silenzio. La notte si pensa, e si capiscono cose.
Madri. Spose. Sorelle. Amiche. Donne che nel buio tessono la vita con amore ed infinita pazienza.
Ci sono creature soprannaturali che popolano l’acqua. Acqua che scorre come la vita. Vita che esplode come un fiume in piena… Dai boschi le fate ci chiamano ed ogni tanto si mescolano a noi. I loro occhi sono profondi come abissi, le loro voci canti di sirena. Si avvicinano al mondo per capire, per aiutare, per curare. Ma gli uomini non sempre sanno capire. E così la fata che dispensa guarigioni si trasforma nella strega portatrice di morte. Gli uomini non sempre sanno accettare la diversità: basta poco per dipingere qualcuno come un mostro. Basta infrangere una promessa, farsi guidare da una morbosa curiosità, scoprire che le cose non hanno solo un aspetto e non accettare che nel mistero riposi il segreto della vita. La strega e la fata. Due facce della stessa medaglia, distanti solo in apparenza, creature temute perché diverse, incomprensibili, illogiche. Emarginate e poi cacciate, odiate, uccise. Uccise per mettere a tacere la buona coscienza degli uomini comuni, che conosce un solo ordine, una sola legge, un solo modo di vivere. Uccise perché la diversità è l’avamposto della libertà.


Momento conviviale con buffet offerto dall’associazione V.I.T.A.

Info e prenotazioni: Gianpiero Arciprete 349 1257430

* segnalato da Rosetta *