INIZIATIVE DI UNA CASA EDITRICE PER LE DONNE

INIZIATIVE DI UNA CASA EDITRICE PER LE DONNE


A tutte le donne, ecco un’iniziativa lodevole da parte di una neonata casa editrice, Il caso e il Vento, la quale vuole tradurre e proporre testi che altrimenti cadranno nell'oblio e nell'indifferenza e che davvero possono cambiare il mondo. Se queste coraggiose ragazze avranno abbastanza ordinazioni avremo libri che altrimenti dovremmo tentare di recuperare in lingua originale... oppure non leggere mai.


Aggiungo questo stralcio dal loro sito:


http://www.ilcasoeilvento.it


La scuderia di razza


Di norma una casa editrice agli inizi, di norma una casa editrice "piccola" non affronta imprese difficili, come tradurre in lingua italiana, per esempio, testi saggistici scritti da donne. Perché se la saggistica di per sé è poco amata come lettura, il Pensiero delle donne è ancora qualcosa percepito al limite tra il superfluo e l'illegittimo. Se poi queste donne che pensano sono famose, stimate e apprezzate fuori dai confini del nostro Paese, ancora peggio: la loro stessa esistenza sembra una minaccia e la risposta più facile e immediata da parte della nostra cultura editoriale è il silenzio.


I libri muoiono così. I pensieri muoiono così. Noi abbiamo due sogni in tipografia che portano il Nome di MARIJA GIMBUTAS e HEIDE GOETTNER ABENDROTH.


L'opera di Marija Gimbutas è straordinaria non solo per le scoperte archeologiche, ma soprattutto per la visione multidisciplinare con cui ha saputo "leggere" la complessità dei segni, dei simboli, dei riti e dei miti gravitanti intorno alla figura sacra della Dea in un'area preistorica, l'Europa antica, che per ben 25.000 anni è stata attraversata da una civiltà matrilineare il cui senso del sacro si muoveva intorno alla Dea e al ciclo vitale che da Lei discendeva: nascita, crescita, morte e rinascita.


Una visione riccamente documentata che ha prodotto una bibliografia enorme e un apparato iconografico stupendo. Se Joseph Campbell riconobbe alla Gimbutas il privilegio di avere scritto una nuova storia dell'umanità, gli attuali studiosi (del mito, del sacro, del reperto archeologico) continuano a considerarla una citazione d'obbligo e niente più. La forza scardinante della nuova scienza da lei denominata "Archeomitologia" viene semplicemente respinta nell'oblio.


Zivile Gimbutas, una delle figlie, ci ha offerto la possibilità di tradurre in lingua italiana l'unica opera mai arrivata in Italia: The Civilization of the Goddess (la Civilizzazione della Dea). Un'opera di 529 pagine, 448 figure e 24 tabelle. Pubblicata nel 1991 dalla Harper-Collins di san Francisco e pubblicata in Germania nel 1995. Un'opera che rischia di scomparire (pochissime le copie su Amazon) e che noi vogliamo far esistere contribuendo a diffondere negli ambienti accademici, di ricerca e di studio, le teorie e le scoperte della Gimbutas.


Heide Goettner Abendroth ha scelto noi per affinità elettiva. Ha scelto una casa editrice ecologica di donne per far conoscere alle donne italiane una ricerca durata trentanni della sua vita sul Matriarcato (Das Matriarchat) nel mondo. Anche qui una visione interdisciplinare (vizio evidentemente femminile) che punta soprattutto al metodo e allo sviluppo di una scienza critica capace di rileggere le testimonianze passate e recenti al di là delle chiusure pregiudiziali degli studi malati d'ideologia quando si parla di società matriarcali e di potere femminile.


Il frutto di questa ricerca e di questa impostazione coraggiosa è contenuto in 3 libri che l'Autrice ci consegna chiedendoci di realizzare un unico volume, un'opera nuova, aggiornando insieme la parte iconografica e dove possibile la bibliografia. Heide Goettner Abendroth non è mai stata tradotta in Italia eppure è la fondatrice dell'International Academy Hagia per gli Studi moderni sul Matriarcato ed è stata l'organizzatrice e la direttrice di ben due Convegni internazionali: nel 2003 (Lussemburgo) e nel 2005 (Texas). Ora insieme al suo pensiero in forma di libro la vorremmo anche in Italia.

"La Network"


Ecco a cosa serve una rete: la rete che noi immaginiamo non è solo una catena promozionale e distributiva, non è solo un modello "altro", insomma, di distribuzione editoriale, è qualcosa di più radicale. Inizia a crearsi nel momento stesso in cui un libro comincia ad esistere nella coscienza di qualcuno/a che lo ha letto, magari in lingua originale, e lo ha valutato come importante, necessario, decisivo per la Storia di Ieri e per la Storia di domani.


Dal XVIII secolo sono le donne che costituiscono il terreno forte della lettura. Dietro a un libro che viene salvato dalla censura, dai roghi, dal silenzio maschile c'è sempre una donna che si fa portatrice naturale della sua r-esistenza. Sofie Wendt e Katia Maurelli ci hanno fatto conoscere la Gimbutas e la Goettner Abendroth. Aspettiamo che altre donne ci portino promesse di altri libri e di altri pensieri da salvare.


Ecco a cosa serve una rete: sostegno alla traduzione, per esempio, tramite un team di professioniste che ci aiuti ad ammortizzare tempi e costi; sostegno tramite il gesto da parte delle lettrici/lettori di una prenotazione dell'opera per assicurarne la circolazione; sostegno tramite una forma di prenotazione-acquisto prima della sua immissione nel mercato per contribuire concretamente alla sua uscita dal silenzio.


Noi camminiamo... accompagnaci


Cordiali saluti a tutte


* segnalato da Monica *