3-4 NOVEMBRE 2007, ore 9.30-19.00
c/o Hotel Aston - Strada Traforo del Pino 23 - Pino Torinese (TO)
Seminario di Martin Brofman con Franco Bianchi
Questo seminario nasce dall’esperienza di vita e dai successivi studi di Martin Brofman, un americano che nel 1975 si è guarito da una grave malattia allo stadio terminale. In questo percorso ha guarito anche una miopia ed un astigmatismo molto forte che aveva dall’età giovanile: nasce così il Week End Vista.
I problemi alla vista riflettono altrettante tensioni nella propria vita: riconquistarsi una vista normale significa ritornare ad uno stato naturale di salute, cioè permettere a quello che si è di esprimersi.
Nel Week End Vista si considera l’individuo nel suo insieme e quindi da un punto di vista fisico, mentale ed emozionale.
A livello fisico si osservano i sei muscoli che sono attorno al globo oculare, la loro funzione e il loro funzionamento. Inoltre si apprendono degli esercizi di rilassamento oculare e di ripristino della loro elasticità.
A livello mentale, partendo dal dato di fatto che il nostro cervello contiene numerosi programmi o credenze che abbiamo elaborato nel corso della nostra vita e che funziona per immagini, si comprende come si possa usare la nostra mente per migliorare la capacità visiva, cioè si impara a utilizzare la nostra capacità di “programmarci” per vedere meglio.
Se credi che sarà impossibile recuperare la vista sarà così. Se credi di poterlo fare … sarà così ! Noi vediamo col cervello e non con gli occhi !
A livello emozionale si comprende come modificando il proprio approccio alla vita e quindi le proprie idee, si possa finalmente fare a meno degli occhiali.
Qualche esempio delle più diffuse patologie considerate da un punto di vista emozionale:
- il miope: vede bene da vicino e tende a sfocare le immagini lontane: il mondo fa paura. Lo stato emozionale del miope è la preoccupazione e la paura del futuro. Ecco perché solitamente si diventa miopi da giovani, quando si è più vulnerabili.
- l’astigmatico: percepisce gli oggetti con i contorni sfumati e indefiniti, non mettendone a fuoco alcune parti o vedendoli spesso doppi o tripli: non sa esattamente ciò che desidera, ma si conforma ai desideri degli altri .
- il presbite: mette a fuoco gli oggetti lontani da lui, come se la sua attenzione fosse attirata lontano da lui.
Il presbite e l’ipermetrope vivono con la mente rivolta al passato e lo vedono con rabbia e sensi colpa.
La vista è una metafora di come vediamo la vita.
Ecco perché possiamo recuperare la vista ed avere anche dei miglioramenti in situazioni difficili. E’ già accaduto, accadrà ancora!
Per informazioni : Rosetta Sambati - cell: 339 4035012 - rosetta.sambati@virgilio.it
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